
Valsassina – Premana – Casarsa – Barconcelli
Nell’estate del 1944 la speranza che la guerra stesse per finire sembra tramutarsi in realtà. Gli eserciti degli alleati avanzano e si fanno massicce diserzioni, renitenze alla leva e fughe di giovani per non andare al lavoro coatto in Germania. Le montagne a nord di Milano si riempiono e le bande costituitesi in primavera si trasformano in Brigate. Diventa imperativo organizzare gli uomini che si erano sbandati sui monti per preparare le forze per scendere e liberare il Paese da tedeschi e fascisti… continua…

Domenica 31 dicembre 2017, Baitone della Pianca.

Il 30 dicembre 1944 presso il Baitone della Pianca i fascisti del 1° btg. mobile della Brigata Nera “Cesare Rodini” di Como catturano una trentina di Partigiani. Alcuni fanno parte della 55a brg. f.lli Rosselli, altri della 86a brg. Giorgio Issel e altri sono in fuga dalla pianura perché attivamente ricercati dai fascisti. Franco Carrara, partigiano della Issel, tenta la fuga ma viene ucciso nel prato antistante la baita. Verranno tutti condotti a piedi a Introbio.
Il giorno dopo, 31 dicembre, Mina (Leopoldo Scalcini) tenta la fuga e viene ucciso. Davanti al cimitero di Barzio vengono fucilati 10 partigiani, altri tre verranno fucilati a Maggio. Gli altri partigiani catturati sono trasferiti prima nelle carceri di Como, poi a San Vittore e processati dal Tribunale Militare di Milano.
il 31 dicembre 2005 venne posata una lapide a ricordo dei trentaquattro partigiani catturati al Baitone La Pianca il 30 dicembre 1944, tra di loro anche Giuseppe Pennati di Cinisello Balsamo.
