
20 e 21 settembre 2020
Referendum sulla riduzione dei parlamentari
perché votiamo NO
Le ragioni della scelta dell’ANPI in un volantino e in un vademecum

il volantino

il vademecum

Motivazioni


Referendum, Nespolo (Anpi) a TPI: “Tagliare i parlamentari per risparmiare? No, si riducano gli stipendi”

intervista alla presidente dell’Associazione partigiani: “C’è in ballo la democrazia rappresentativa, che qualcuno considera un ostacolo alla propria ascesa. Nilde Iotti era favorevole al taglio? Citata a sproposito”. Stilettata a Renzi: “Ce l’abbiamo fatta nel 2016, ce la faremo nel 2020”
Di Giulio Cavalli
Pubblicato il 27 Ago. 2020 alle 12:44
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Domenica 20 settembre si voterà per il referendum costituzionale confermativo della “riforma” della Costituzione votata dal Parlamento a larga maggioranza, “riforma” che implica il taglio del 27 % dei parlamentari.
In questo video Carlo Smuraglia, Presidente emerito dell’Anpi nazionale spiega perché non bisogna seguire l’onda populista ed è giusto invece votare NO. Buona visione.


Referendum del 29 marzo 2020
È chiaro da tempo che la crisi della democrazia che attraversa l’Italia è una crisi di rappresentanza, causata da leggi elettorali che hanno favorito l’elezione di nominati dalle segreterie dei partiti, dal crescente potere dell’esecutivo sul parlamento, dal progressivo cambiamento della natura stessa dei partiti. Invece di operare per eliminare la cause di tale sfiducia, aggravata dalle perduranti e gravi difficoltà economiche e sociali in cui versa il Paese, da anni si insiste in vari modi per cambiare la Costituzione, privilegiando sempre il tema della governabilità su quello della rappresentanza, mettendo in discussione la divisione dei poteri ed aggravando così la crisi di sistema. L’ultimo effetto della continua campagna per modificare i meccanismi democratici del nostro Paese cambiando la Costituzione è la legge di modifica costituzionale che riduce il numero di parlamentari, una legge rispetto a cui abbiamo in passato espresso le nostre critiche, che oggi ribadiamo.
E’ falso che con tale legge aumenterà l’efficienza dei lavori delle Camere, perché si renderà invece precario e macchinoso il funzionamento delle commissioni e degli altri organi del Parlamento. E’ demagogico esaltare il risparmio di costi derivante da tale riduzione, perché si tratta di una cifra sostanzialmente irrilevante rispetto alle dimensioni del bilancio dello Stato. La verità è che questa riforma, mal congegnata, risponde ad una logica populista ed antiparlamentarista, che aumenta il discredito verso la democrazia, insistendo sul tema dei suoi “costi”, spesso necessari per un suo corretto funzionamento, verso le istituzioni democratiche, riducendole a “poltrone”, verso gli eletti, sprezzantemente definiti “la casta”. Non solo: questa riforma pone l’Italia fra i Paesi europei col più alto rapporto fra numero di cittadini e numero di parlamentari, rendendo più difficile proprio la rappresentanza, difformemente dall’orientamento dei Costituenti che avevano invece inteso garantire un corretto rapporto fra numero di eletti e di elettori. Per di più occorrerà riscrivere immediatamente la legge elettorale, al fine di garantire la presenza in parlamento, a rischio, con tale riforma, di tante forze politiche, e rivedere i criteri di elezione del Presidente della Repubblica da parte dei grandi elettori delle Regioni.
Per queste ragioni l’ANPI prende posizione per il NO al prossimo referendum operando, com’è sua tradizione, in piena autonomia anche organizzativa in ogni aspetto dello svolgimento della campagna referendaria non aderendo di conseguenza ad alcun tipo di comitato, e ponendo al centro del dibattito pubblico una più ampia riflessione sui continui tentativi di manomettere la Costituzione, che invece, oggi più che mai ed in ogni sua parte, conferma straordinari elementi di attualità e di modernità. Ribadiamo l’assoluta necessità di una reale attuazione delle disposizioni costituzionali, che ancora oggi sono disattese in parte rilevante, e l’urgenza di ribadire e rilanciare la centralità del Parlamento rispetto al potere del governo, sempre più esteso e incontrollato, all’abuso di decreti legge e di voti di fiducia, alla prassi di spostare al di fuori del Parlamento le sedi del dibattito e persino delle decisioni proprie delle Camere. Più in generale, davanti alla crisi economica e sociale da cui l’Italia non è mai uscita da un decennio, occorre finalmente operare per la realizzazione concreta dei principi costituzionali in merito al lavoro, alle imprese, alla sanità, alla scuola, ai servizi, all’ambiente, alla cultura, al paesaggio, alla legalità, alla solidarietà, all’eguaglianza, alla pace.
LA SEGRETERIA NAZIONALE ANPI

In data 21 marzo 2016 si è costituito il Comitato di Cinisello Balsamo per il NO nel referendum sulle modifiche costituzionali.
Il Comitato, ampio e plurale, si pone come obiettivo quello di diffondere le ragioni del NO in una Città da sempre attenta ai valori della nostra Carta Costituzionale nata dalla Resistenza antifascista.
ALLA REVISIONE DELLA COSTITUZIONE
La modifica della Carta Costituzionale e l’approvazione della Legge 6 maggio 2015, n. 52 (Italicum), sottraggono ai cittadini i più elementari diritti democratici, conquistati grazie alla lotta e allo spirito della Resistenza antifascista. L’attacco alla Costituzione è funzionale a garantire la concentrazione del potere nelle mani del governo e di chi lo guida attribuendo di fatto ad un unico partito – che potrebbe anche essere espressione di una ristretta minoranza di elettori – potere esecutivo e potere legislativo.
CINISELLO BALSAMOreferendum costituzionale del 4 dicembre 2016 Risultati FILE MULTIMEDIALIAPPELLO AL VOTO Cinque incontri organizzati dal Comitato per il No di Cinisello Balsamo (più una partecipazione al confronto in Consiglio comunale) da maggio a novembre; sono molti, ma i cittadini hanno sempre partecipato numerosi… continua… LETTERA APERTA AI CITTADINI E ALLE CITTADINE Consapevolmente e responsabilmente votate NO!Alle cittadine e ai cittadini raccomandiamo un voto consapevole e responsabile. Non si tratta di una legge ordinaria ma della Costituzione, la nostra Carta fondamentale…. continua… Dietro ogni articolo della Carta Sandro Pertini
NOTAZIONI DEL PRESIDENTE NAZIONALE ANPI – CARLO SMURAGLIA (ANPInews n. 225) Appello all’elettore “indeciso” Raffronto tra il testo vigente della Costituzione e il disegno di legge di Riforma Costituzionale A.C. 2613-D Nella seconda colonna, il carattere grassetto evidenzia le modifiche rispetto al testo della Costituzione vigente. È inoltre indicato, accanto all’articolo della Costituzione, l’articolo del disegno di legge che dispone la modifica. La tabella n. 1 reca inoltre le modifiche apportate dal disegno di legge a leggi costituzionali e nella tabella n. 2 sono riportati gli articoli del disegno di legge che non modificano la Costituzione, né leggi costituzionali. Il testo della riforma, comparato alla Costituzione vigente
DICIAMO NO ALLO STRAVOLGIMENTO DELLA COSTITUZIONE! BANCHETTI RACCOLTA FIRME REFERENDUM Confermata la posizione sui referendum e viene rilanciata la campagna firme Il Comitato nazionale dell’ANPI, vista la campagna condotta da alcuni organi di stampa sulla cosiddetta spaccatura all’interno dell’ANPI per svalutare l’intera Associazione; visti i tentativi, da varie parti, di provocare o intimidire l’ANPI con dichiarazioni quanto meno improvvide mettendo perfino in dubbio la rilevante eredità morale di cui è portatrice e il dovere statutario di difendere la Costituzione da ogni stravolgimento… continua… |
INIZIATIVEMercoledì 30 novembre ore 20:15 MANIFESTAZIONE DI CHIUSURA DELLA CAMPAGNA REFERENDARIAGiovedì 17 Novembre 2016 – ore 20:45Per un No convinto e motivatoGiovedì 29 settembre 2016 – ore 21:00
Domenica 18 settembre – ore 17:30presso la Cooperativa Agricola – via Mariani, 11 – Cinisello Balsamo
LA SOVRANITÀ APPARTIENE AL POPOLO MERCOLEDÌ 25 MAGGIO ore 20:45 Villa Ghirlanda Silva via Frova 10 Cinisello Balsamo le ragioni del NODue documenti del Comitato per il NO di Cinisello Balsamo per riflettere LA COSTITUZIONE SECONDO MATTEO“Vignettisti per il No”A promuovere l’idea è stata l’associazione “Salviamo la Costituzione”, affiancata dai vignettisti Danilo Maramotti e Mimmo Lombezzi. La pagina è stata presentata alla stampa il 22 giugno. La satira, d’altra parte, non poteva mancare di scendere in campo nello scenario referendario. Visita la pagina facebook: Accordo Anpi-Arci per il no alla riforma del senato e per emendare la legge elettorale |