
77° ANNIVERSARIO DELLA BATTAGLIA DI FONTENO
Domenica 18 luglio 2021
31 agosto 1944: sconfitti i nazifascisti nella battaglia di Fonteno

Abbiamo commemorato domenica mattina la vittoria riportata dalla 53ma Brigata Garibaldi nella battaglia di Fonteno in provincia di Bergamo. La battaglia ha costituito uno degli episodi più importanti della Resistenza italiana registrando la sconfitta dei nazifascisti in campo aperto. Il comune di Fonteno era stato occupato dalle SS che avevano messo a soqquadro il paese e minacciato di fucilare il parroco, don Gaetano Macchi e 30 cittadini presi come ostaggi, se entro le 15 del 31 agosto i partigiani non avessero rilasciato alcuni graduati tedeschi catturati il 22 agosto. Nel frattempo oltre trecento fascisti stavano salendo in direzione delle postazioni partigiane, con l’intento di sorprendere alle spalle la formazione partigiana, senza però fare i conti con la popolazione che l’aveva avvertita.
La decisione assunta dalla 53ma Brigata Garibaldi rivelò una grande intelligenza tattica: 40 uomini furono destinati ad affrontare i fascisti, sul monte Torezzo, al comando del tenente Giorgio Paglia (fucilato il 21 novembre 1944 dai fascisti della legione Tagliamento in località Malga Lunga), mentre i rimanenti 30, alle dipendenze del comandante Giovanni Brasi, “Montagna”, dovevano condurre l’azione per liberare il paese. Dalla valle, intanto, salivano le voci concitate dei cittadini che fuggivano da Fonteno portando via il bestiame. Le SS non avevano aspettato le 15 per mettere in atto le loro minacce. Verso mezzogiorno i partigiani giungono nei pressi del paese.
Alle 14 aprono il fuoco e colpiscono mortalmente tre tedeschi. Grazie anche alle informazioni dei cittadini i partigiani si rendono conto che la maggior parte dei tedeschi non è in paese, non avendo essi previsto alcuna azione partigiana. Gli uomini di Montagna piombano addosso ai tedeschi che si arrendono, compreso Langer, comandante delle SS di stanza a Bergamo. Finalmente il paese, dopo una trattativa con il comando tedesco, è libero. Il primo settembre i tedeschi, disarmati, lasciano a piedi il paese di Fonteno, fatti segno al disprezzo della popolazione. Ma il 7 settembre i fascisti attuano una feroce rappresaglia: salgono sui monti di Fonteno, incendiando stalle, uccidendo uomini e terrorizzando la popolazione.
Roberto Cenati – Presidente Anpi Provinciale di Milano