2022 – Baitone della Pianca

Sabato 31 dicembre 2022, ore 8.30
Maggio – Culmine San Pietro – Baitone della Pianca
Commemorazione dei partigiani catturati al baitone della Pianca il 30 dicembre 1944 e fucilati a Barzio e Maggio di Cremeno il giorno seguente

Ritrovo ore 8.30 in località Maggio Comune di Cremeno (area parcheggio del Cimitero) e salita alla Culmine di San Pietro lungo la mulattiera che si snoda tra i boschi.
Dalla Culmine di San Pietro al Baitone della Pianca lungo la strada asfaltata direzione Vedeseta. Arrivo previsto verso le ore 12.
Ore 12,30 Commemorazione dei partigiani catturati e inaugurazione della nuova targa.

Partigiani presenti al Baitone della Pianca :

Previtali Albino, Dalmine
Locatelli Giovanni, Sforzatica
Lodetti Cesare, Dalmine
Mazzoleni Luigi, Dalmine
Milesi Renato, Dalmine
Rota Battista, Sforzatica
Mologni Mario, Guzzanica
Cerotti Carlo, Dalmine
Natali Arturo, Dalmine
Galli Andrea, Calolziocorte
Lipparini Ivo, Budrio
Magni Francesco , Introbio
Garesio Emilio, Milano.
Manfredi Walter, Milano
Bolzoni Domenico, Milano

Leopoldo Scalcini “Mina”, Colico
Carrara Franco “Walter”, Alzano Lombardo
Beltramelli Felice, Dalmine
Lombardo Rocco, Butera
Ronchetti Augusto, Lecco
Battaglia Carlo, Milano
Figini Costantino, Lecco
Galli Renzo, Calolziocorte
Milocco Licino, Trieste
Pennati Giuseppe, Monza
Perotto Silvio, Monza
Sordo Remo, Canzo
Pallavicini Mario, Monza
Ganzinelli Giancarlo, Genova
Esposto Giuseppe, Ascoli Piceno

Il 30 dicembre 1944 presso il Baitone della Pianca i fascisti del 1° btg. mobile della Brigata Nera “Cesare Rodini” di Como catturano 31 Partigiani. Alcuni fanno parte della 55a brg. f.lli Rosselli, altri della 86a brg. Giorgio Issel, tre sbandati provenienti da Monza e altri che provengono da altre zone. Franco Carrara, partigiano della Issel, tenta la fuga ma viene ucciso nel prato antistante la baita. Verranno tutti condotti a piedi a Introbio. Il giorno dopo, 31 dicembre, Mina (Leopoldo Scalcini) tenta la fuga e viene ucciso. Davanti al cimitero di Barzio vengono fucilati 10 partigiani, altri tre verranno fucilati a Maggio di Cremeno.
apri il volantino

Baitone della Pianca, Barzio e Maggio, 30-31.12.1944 (Lecco – Lombardia)

Pastasciutta antifascista – 2022

Pastasciutta Antifascista

lunedì 25 luglio – ore 20.00
presso i giardini della Cooperativa Agricola
di Via Mariani, 11 – Cinisello Balsamo

Prenotazione obbligatoria:
info@slowfoodnordmilano.it
3496004799

Visita la pagina della rete delle Pastasciutte Antifasciste – CLICCA QUI

8 marzo 2022 – Giornata internazionale della donna

Questo 8 marzo è segnato dalle notizie e dalle immagini dolorose e angoscianti della guerra in Ucraina, notizie e immagini che non avremmo mai immaginato di sentire e vedere in Europa. Tutta l’ANPI condanna con forza questo conflitto che sta provocando morti, feriti e profughi tra la popolazione civile, che nelle guerre moderne è diventata la principale vittima di violenze e bombardamenti indiscriminati.
Avendo fisso nel pensiero lo sgomento per quanto sta avvenendo, abbiamo voluto celebrare la “Giornata internazionale della donna” ricordando l’azione delle nostre partigiane che nel corso del secondo conflitto mondiale scelsero, in modo totalmente autonomo, di opporsi alla barbarie e alla guerra d’invasione voluta dal nazifascismo, svolgendo un ruolo fondamentale troppo a lungo misconosciuto.

Di seguito pubblichiamo alcune schede che ricordano la lotta delle donne durante la Resistenza e il loro impegno nella ricostruzione del nostro Paese. Alcune di loro erano nostre concittadine che hanno rischiato la vita e conosciuto la deportazione perché potessimo ottenere la libertà e affermare il nostro diritto all’eguaglianza. A loro va la nostra riconoscenza.

Ad Angela, Lina e a tutte le altre

LA RESISTENZA DELLE DONNE (1)

LA RESISTENZA DELLE DONNE (2)

I NUMERI

LE NOSTRE PARTIGIANE, PATRIOTE E DEPORTATE (1)

LE NOSTRE PARTIGIANE, PATRIOTE E DEPORTATE (2)

L’UDI A CINISELLO BALSAMO

EDOARDINA detta DINA CEREDA, nome di battaglia ANGELA (1)

EDOARDINA detta DINA CEREDA, nome di battaglia ANGELA (2)

2021 – Baitone della Pianca

Venerdì 31 dicembre 2021, ore 8.30
Maggio – Culmine San Pietro – Baitone della Pianca
Commemorazione dei partigiani catturati al baitone della Pianca il 30 dicembre 1944 e fucilati a Barzio e Maggio di Cremeno il giorno seguente

Partigiani presenti al Baitone della Pianca :

Previtali Albino, Dalmine
Locatelli Giovanni, Sforzatica
Lodetti Cesare, Dalmine
Mazzoleni Luigi, Dalmine
Milesi Renato, Dalmine
Rota Battista, Sforzatica
Mologni Mario, Guzzanica
Cerotti Carlo, Dalmine
Natali Arturo, Dalmine
Galli Andrea, Calolziocorte
Lipparini Ivo, Budrio
Magni Francesco , Introbio
Garesio Emilio, Milano.
Manfredi Walter, Milano
Bolzoni Domenico, Milano

Leopoldo Scalcini “Mina”, Colico
Carrara Franco “Walter”, Alzano Lombardo
Beltramelli Felice, Dalmine
Lombardo Rocco, Butera
Ronchetti Augusto, Lecco
Battaglia Carlo, Milano
Figini Costantino, Lecco
Galli Renzo, Calolziocorte
Milocco Licino, Trieste
Pennati Giuseppe, Monza
Perotto Silvio, Monza
Sordo Remo, Canzo
Pallavicini Mario, Monza
Ganzinelli Giancarlo, Genova
Esposto Giuseppe, Ascoli Piceno

Il 30 dicembre 1944 presso il Baitone della Pianca i fascisti del 1° btg. mobile della Brigata Nera “Cesare Rodini” di Como catturano 31 Partigiani. Alcuni fanno parte della 55a brg. f.lli Rosselli, altri della 86a brg. Giorgio Issel, tre sbandati provenienti da Monza e altri che provengono da altre zone. Franco Carrara, partigiano della Issel, tenta la fuga ma viene ucciso nel prato antistante la baita. Verranno tutti condotti a piedi a Introbio. Il giorno dopo, 31 dicembre, Mina (Leopoldo Scalcini) tenta la fuga e viene ucciso. Davanti al cimitero di Barzio vengono fucilati 10 partigiani, altri tre verranno fucilati a Maggio di Cremeno.
apri il volantino

Baitone della Pianca, Barzio e Maggio, 30-31.12.1944 (Lecco – Lombardia)

assemblea 2021

Relazione sull’attività della sezione periodo 2016-2021

Ringraziamo Uniabita e Auser che hanno reso disponibile questo grande salone per accogliere tutti in sicurezza. Ringraziamo anche tutti i rappresentanti delle istituzioni, delle forze politiche, delle associazioni e dei cittadini che insieme ai nostri iscritti sono presenti al nostro congresso quinquennale, in cui si fa il bilancio dell’attività svolta, si tracciano le linee del nostro programma futuro, si rinnovano gli organi dirigenziali a livello locale e si discutono le analisi e le proposte contenute nel documento predisposto dal Comitato nazionale. A tal fine saranno costituite apposite commissioni.
Prima di affrontare questi temi però vogliamo ricordare i nostri iscritti che ci hanno lasciato, sono uomini e donne che ci sono stati vicini in tanti anni e verso cui sentiamo gratitudine per aver sostenuto l’associazione e portato il loro contributo. Penso che ognuno di voi in questo momento stia pensando con rimpianto e cordoglio a qualcuno di loro.
continua…

77° ANNIVERSARIO DELLA BATTAGLIA DI FONTENO

77° ANNIVERSARIO DELLA BATTAGLIA DI FONTENO
Domenica 18 luglio 2021

31 agosto 1944: sconfitti i nazifascisti nella battaglia di Fonteno

Abbiamo commemorato domenica mattina la vittoria riportata dalla 53ma Brigata Garibaldi nella battaglia di Fonteno in provincia di Bergamo. La battaglia ha costituito uno degli episodi più importanti della Resistenza italiana registrando la sconfitta dei nazifascisti in campo aperto. Il comune di Fonteno era stato occupato dalle SS che avevano messo a soqquadro il paese e minacciato di fucilare il parroco, don Gaetano Macchi e 30 cittadini presi come ostaggi, se entro le 15 del 31 agosto i partigiani non avessero rilasciato alcuni graduati tedeschi catturati il 22 agosto. Nel frattempo oltre trecento fascisti stavano salendo in direzione delle postazioni partigiane, con l’intento di sorprendere alle spalle la formazione partigiana, senza però fare i conti con la popolazione che l’aveva avvertita.
La decisione assunta dalla 53ma Brigata Garibaldi rivelò una grande intelligenza tattica: 40 uomini furono destinati ad affrontare i fascisti, sul monte Torezzo, al comando del tenente Giorgio Paglia (fucilato il 21 novembre 1944 dai fascisti della legione Tagliamento in località Malga Lunga), mentre i rimanenti 30, alle dipendenze del comandante Giovanni Brasi, “Montagna”, dovevano condurre l’azione per liberare il paese. Dalla valle, intanto, salivano le voci concitate dei cittadini che fuggivano da Fonteno portando via il bestiame. Le SS non avevano aspettato le 15 per mettere in atto le loro minacce. Verso mezzogiorno i partigiani giungono nei pressi del paese.
Alle 14 aprono il fuoco e colpiscono mortalmente tre tedeschi. Grazie anche alle informazioni dei cittadini i partigiani si rendono conto che la maggior parte dei tedeschi non è in paese, non avendo essi previsto alcuna azione partigiana. Gli uomini di Montagna piombano addosso ai tedeschi che si arrendono, compreso Langer, comandante delle SS di stanza a Bergamo. Finalmente il paese, dopo una trattativa con il comando tedesco, è libero. Il primo settembre i tedeschi, disarmati, lasciano a piedi il paese di Fonteno, fatti segno al disprezzo della popolazione. Ma il 7 settembre i fascisti attuano una feroce rappresaglia: salgono sui monti di Fonteno, incendiando stalle, uccidendo uomini e terrorizzando la popolazione.

Roberto Cenati – Presidente Anpi Provinciale di Milano

Pastasciutta antifascista – 2021

Pastasciutta Antifascista

domenica 25 luglio 2021 – ore 20.00
presso i giardini della Cooperativa Agricola
di Via Mariani, 11 – Cinisello Balsamo

Care iscritte e cari iscritti,
anche quest’anno viene organizzata la Pastasciutta dei fratelli Cervi.
Questo tradizionale incontro che ci vede riuniti in estate da molti anni, rappresenta per tutti noi un’occasione per ritrovarci nel segno dell’antifascismo e dei valori della nostra Costituzione.

Ricordiamo che nel rispetto delle norme anti Covid-19 in vigore, la prenotazione è obbligatoria:
puoi prenotare inviando una mail a info@slowfoodnordmilano.it o telefonando al n.ro 349 6004799.

Questa importante iniziativa è preceduta da Festa d’Estate organizzata da giovedì 22 a sabato 24 luglio.
Apri gli allegati per i dettagli delle iniziative:
Pastasciutta antifascista
Festa d’Estate
Saluti fraterni, IL COMITATO

25 APRILE 2021

La libertà non è un regalo, è una conquista continua

25 aprile, il desiderio inalterato di libertà, giustizia e solidarietà

“Vedevamo a portata di mano oltre il tronco, il cespuglio, il canneto, l’avvenire di un giorno più umano e più giusto, più libero e lieto” scriveva Italo Calvino nel ricordare i partigiani che per “non chinare la testa” avevano preso la strada dei monti. Il suo non era il nostalgico ritorno al passato di un uomo che nel frattempo era invecchiato, ma il desiderio che i pensieri e le speranze di quei ventenni potessero rivivere nei pensieri e nelle speranze dei giovani suoi contemporanei. È questo in fondo il senso di ogni 25 aprile: una rievocazione che porti avanti quel desiderio di libertà, di giustizia sociale, di solidarietà che aveva animato i nostri resistenti.

In questo 25 aprile ancora segnato dalle restrizioni della pandemia e dai numeri terribili delle persone che quotidianamente soffrono e ci lasciano, i nostri partigiani dicono a tutti noi, confusi, depressi, angosciati, che anche nei momenti più bui è possibile sperare in un futuro migliore e lottare per raggiungerlo.
Per questa ragione, dopo quest’anno cupo, sentiamo ancora più forte il legame che ci lega a loro e il bisogno di mantenere vivo il loro ricordo. Vi invitiamo perciò a celebrare la festa della Liberazione ponendo un fiore sulla tomba di uno di loro, così come noi dell’Anpi porremo dei fiori sulle targhe e sui monumenti che sono stati collocati nelle vie e negli spazi pubblici della nostra città.

DOMENICA 25 APRILE
dalle ore 10:30 alle ore 12:00
via Mariani – Piazza Italia

PRESIDIO STATICO AL MONUMENTO AI PARTIGIANI

con letture che ricordano i nostri partigiani e ripercorrono le vicende e le ragioni che hanno spinto tanti giovani come loro a donare la loro vita per un mondo più giusto.

IMPORTANTE

Al fine di garantire la sicurezza di tutti i partecipanti, raccomandiamo il rispetto delle norme igienico-sanitarie anti Covid-19 in vigore e ricordiamo che è necessario indossare nel modo corretto la mascherina e rispettare il distanziamento.

Gli spazi pubblici con i monumenti e le lapidi

Nel corso dei decenni la nostra città si è arricchita di numerosi segni (monumenti, lapidi, iscrizioni, targhe) che fungono da ponte tra la storia locale e quella nazionale. Alla creazione di questo patrimonio storico hanno contribuito l’Amministrazione comunale e, insieme a lei, le storiche cooperative di Cinisello e Balsamo, le associazioni (compresa la nostra) e anche i singoli cittadini…continua…

Mappa interattiva – Gli spazi pubblici con i monumenti e le lapidi

Pagliarulo:
“Un 25 aprile di memoria attiva contro chi tenta di cancellare il passato”

Il Presidente nazionale ANPI intervistato dall’agenzia stampa AGI sulla Festa della Liberazione. Le iniziative ANPI: l’inaugurazione del Memoriale del Resistenza italiana curato da Gad Lerner e Laura Gnocchi, l’attività sui social networks, il Paese unito intorno ad un momento simbolico nel pomeriggio… continua…

“CELEBRIAMO DEGNAMENTE IL 25 APRILE”

Appello della Presidenza e della Segreteria nazionali ANPI alle amministrazioni comunali, ai dirigenti scolastici, ai media

Si avvicina il 25 aprile, festa nazionale che ricorda il coraggio, la lotta e il sacrificio di tante donne, uomini, giovani contro la dittatura e l’occupazione. Un evento che porterà nelle case e nelle coscienze di tutta Italia la centralità della Resistenza nella conquista della libertà e nel processo di ricostruzione materiale, democratica, civile del Paese dopo gli incalcolabili danni – guerra, miseria, leggi razziste, stragi contro innocenti – provocati dal fascismo e dal nazismo… continua…

“Verso la Festa della Liberazione”: la pagina Facebook delle iniziative

Giorno del Ricordo

“IL FASCISMO DI CONFINE E IL DRAMMA DELLE FOIBE”

Il Giorno del Ricordo, istituito con la legge 30 marzo 2004 n. 92, vuole «conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale».
Intervento del Presidente Nazionale Gianfranco Pagliarulo.

Il testo degli atti del Convegno che il Comitato nazionale ANPI e il Coordinamento regionale Friuli-venezia Giulia svolsero a Roma il 4 febbraio 2020.

“Non a caso esce in questi giorni carichi di memoria il volumetto con gli atti del convegno nazionale sul tema “Il fascismo di confine e il dramma di foibe” svoltosi a Roma il 4 febbraio 2020. Demmo vita a questo convegno nel febbraio dello scorso anno con l’ambizione di contribuire alla ricerca storica su quel tempo terribile attraverso l’intervento di quattro storici e ricercatori di chiara fama: Giovanni De Luna, Anna Maria Vinci, Franco Cecotti, Marta Verginella. L’obiettivo era approfondire i temi senza alcuna reticenza e contrastare il disegno da anni in corso di riduzione della storia a uno strumento della politica, proponendo invece una politica che faccia davvero i conti con la storia.

Oggi l’argomento è quanto mai attuale, perché, coerentemente con i miasmi dell’attuale vento neo-nazionalista, va avanti nel dibattito pubblico una pesante operazione su scala nazionale tesa a presentare l’insieme del movimento partigiano italiano e slavo come qualcosa di simile a un movimento criminale, e ad assolvere, di converso, il fascismo nel più generale disegno di costruzione di un memoriale vittimario fascista.

La tecnica di queste forme di revisionismo consiste prevalentemente nell’isolare la singola vicenda o il singolo episodio al di fuori del suo contesto e delle sue cause, o nell’omettere consapevolmente e colpevolmente qualsiasi riferimento ai crimini del fascismo o addirittura nel negare legittimità morale, oltre che culturale, a chiunque intenda approfondire la dinamica e il contesto di tali crimini, ovvero, nella migliore delle ipotesi, a mettere sullo stesso piano ogni episodio di violenza, al fine di dimostrare la tesi per cui “tutti colpevoli, nessun colpevole”.

Siamo perciò davanti a questa vera e propria campagna di omissioni tendenziose, di delegittimazione di qualsiasi opinione avversa, in alcuni casi di vere e proprie falsificazioni, con l’obiettivo in ultima analisi di scalzare la Resistenza come radice, ragione della Repubblica e scrigno dei suoi valori fondativi. Per questo c’è bisogno di una risposta forte e risoluta, che ristabilisca in modo aperto e deciso la verità storica, che non si limiti a rispondere a questa o quella provocazione, ma metta a tema l’ininterrotta sequela dei crimini del fascismo.

Oggi non si parla dei delitti del fascismo di confine, che rappresentò per molti aspetti il cruento avvio del ventennio e proseguì a lungo avvelenando la terra di confine. Non si parla della follia megalomane, omicida e suicida, dell’ingresso dell’Italia in guerra nel 1940. Non si parla dell’invasione della Jugoslavia col suo spaventoso carico di stragi e di violenze. Non si parla della catastrofica invasione dell’Unione Sovietica. Non si parla di una politica coloniale di repressione criminale. Non si parla, in breve, di tutti i misfatti di un regime la cui cifra era la violenza omicida in politica interna – basti pensare alle sevizie e gli assassinii in generale ed in particolare verso centinaia di donne -, l’occupazione militare in politica estera, il razzismo e la prevaricazione la sua filosofia di vita.

Esattamente per queste ragioni noi, l’ANPI, ne parliamo e ne parleremo, anche “allo scopo di far conoscere in forma obiettiva ai cittadini e particolarmente ai giovani delle scuole l’attività antidemocratica del fascismo”, come recita il 9° comma della Legge n. 645 del 1952 (legge Scelba), peraltro mai applicato.

La pubblicazione degli atti del convegno sul fascismo di confine e sul dramma delle foibe costituisce un’altra tessera del grande mosaico del contrasto attivo, che pratichiamo ogni giorno, al revisionismo dominante; rientra nel rilancio di quello “spirito repubblicano” che è alla base del lavoro dei padri e delle madri costituenti; è pienamente inscritto dei compiti statutari dell’ANPI: “battersi affinché i princìpi informatori della Guerra di Liberazione divengano elementi essenziali nella formazione delle giovani generazioni” e “tutelare l’onore e il nome partigiano contro ogni forma di vilipendio o di speculazione”.

Gianfranco Pagliarulo – Presidente nazionale ANPI

Scarica gli atti del Convegno [clicca qui]

“1941, L’AGGRESSIONE” – l’Italia fascista in Jugoslavia [guarda il video]

2021 – Giorno della Memoria

Care iscritte e cari iscritti,
quest’anno le celebrazioni per il Giorno della Memoria, causa la situazione pandemica, non potranno avere la partecipazione del passato.
Una cerimonia si svolgerà come sempre al Monumento al Deportato del Parco Nord, il 27 gennaio, unicamente alla presenza delle istituzioni, dell’Aned e dell’Anpi di Sesto San Giovanni.
La nostra sezione ha dato la sua adesione e/o collaborazione ad alcune iniziative on line a cui vi invitiamo a partecipare e di cui vi diamo i riferimenti:


martedì 26 gennaio ore 21 (in diretta sulla pagina fb di MilleEunavoce)
vedi la diretta IL CAMPO DELLE DONNE “INUTILI”

giovedì 28 gennaio ore 21 ( in diretta sulla pagina fb di Gayminout)
vedi la diretta OMOCAUSTO OMOSESSUALITÀ E NAZIFASCISMO

Nella speranza in un miglioramento della condizione di isolamento e sofferenza che ha segnato dolorosamente questo ultimo anno, abbiamo ritenuto opportuno spostare la cerimonia della posa delle Pietre d’Inciampo per i nostri tre deportati Giuseppe Galbiati, Anselmo Oggioni, Giovanni Vergani, nel mese di marzo. La data fissata è sabato 6 marzo nel pomeriggio, in ricordo del grande sciopero generale che dall’1 all’8 marzo ha bloccato le fabbriche del Nord e in seguito al quale i nostri tre concittadini sono stati arrestati e deportati. Il loro tragico destino ci impone il dovere della memoria e le pietre che verranno posate per loro vogliono rappresentare un’estrema riparazione per il male commesso e un monito per il futuro. Contiamo quindi che per quella data si possa dare il giusto risalto alla cerimonia e ci sia un’ampia partecipazione.
Saluti fraterni,
IL COMITATO

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