Legge di iniziativa popolare

Norme contro la propaganda e diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e nazismo e la vendita e produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti”
Per maggiori informazioniCLICCA QUI

A Cinisello Balsamo è possibile firmare per la proposta

Fino al 25 marzo 2021 , da lunedì a sabato , si potrà firmare presso Punto in Comune – Sportello Polifunzionale di via XXV Aprile 4 – negli orari di apertura al pubblico, senza appuntamento.
Per sottoscrivere la proposta è necessario essere elettori e in possesso di un documenti di identità valido. Mentre per i residenti il comune di Cinisello Balsamo potrà certificare l’iscrizione nelle liste elettorali, per i non residenti i certificati di iscrizione nelle liste andranno richiesti nei Comuni di appartenenza.

visita la pagina dedicata all’anagrafe antifascista

Comunicato del Presidente nazionale Anpi – Prot. n.ro 17 del 27 gennaio 2021

comunicato del Presidente nazionale Anpi Gianfranco Pagliarulo, Prot. 17 del 27 gennaio 2021.

Care compagne e cari compagni,
siamo preoccupati per l’ennesima, ma per alcune aspetti nuova, offensiva fascista. Ci riferiamo ad episodi sempre più frequenti di gravi ostentazioni, come quelle dell’assessora del Veneto che canta “Faccetta nera” da Radio24, di aggressioni e di vandalismi, come è recentemente avvenuto contro la sede ANPI di Lecco. Ma ci riferiamo specificamente alla presenza fascista, nazista e razzista sul web nelle più varie forme (siti e socialnetwork) e alle aggressioni squadriste sempre più frequenti nelle teleconferenze, il cosiddetto “zoombombing”.
Non esistono disposizioni legislative specifiche in merito, né esiste, nelle varie proposte di legge avanzate, generose ma incomplete, parziali e di dubbia efficacia, alcun riferimento al tema. Sono note peraltro le divergenti interpretazioni delle due leggi fondamentali contro il fascismo e il razzismo, e cioè la legge Scelba e la legge Mancino: la giurisprudenza registra sentenze contraddittorie rispetto ad analoghe ipotesi di reato.
Peraltro il confuso contesto politico e le drammatiche condizioni sociali in cui il Paese versa oggi e – temiamo – verserà ancor di più domani, rendono urgente una seria e complessiva iniziativa legislativa che non sia contestabile dal punto di vista costituzionale, che non sia limitata solo ad alcuni aspetti del problema e che non conceda nulla alla propaganda.
Per queste ragioni stiamo lavorando a livello nazionale, col concorso di magistrati e costituzionalisti, alla stesura di un disegno di legge ampio e comprensivo in ogni forma, a cominciare dal web e dalle videoconferenze, di varie fattispecie di reato legate all’apologia del fascismo, alla ricostituzione del partito fascista, al razzismo attorno a cui costruire un consenso parlamentare che renda realisticamente possibile la sua approvazione.
Su questo tema daremo vita prossimamente ad un serio approfondimento ed a un ampio dibattito.
Gianfranco Pagliarulo

10 agosto 2020

76°ANNIVERSARIO DELL’ECCIDIO DI PIAZZALE LORETO

Lunedì 10 agosto 2020

Come da tradizione il 76° anniversario dell’eccidio di piazzale Loreto si articola in due fasi:

  1. La cerimonia ufficiale con inizio alle ore 9,30 in piazzale Loreto davanti al Monumento dei 15 Martiri;
  2. La manifestazione antifascista con inizio alle ore 21,00 in piazzale Loreto davanti al Monumento dei 15 Martiri;

La Commemorazione (Cerimonia ufficiale)

Le Associazioni della Resistenza, i familiari dei Caduti, gli Enti, le forze democratiche e antifasciste milanesi renderanno omaggio alla memoria dei Combattenti per la Libertà e nel contempo ribadiranno la permanente mobilitazione a tutela dei capisaldi sanciti nella Costituzione.
La commemorazione si svolgerà in Piazzale Loreto Lunedì 10 agosto 2020 a partire dalle ore 9,30 presso il Monumento 15 Martiri.

PROGRAMMA

  • Deposizione di corone alla stele che ricorda i 15 Martiri
  • Interventi di rappresentanti delle istituzioni e di Sergio Fogagnolo, figlio di Umberto, martire di piazzale Loreto e presidente dell’Associazione “Le radici della pace. I quindici”.
  • Coordina Roberto Cenati presidente del Comitato Permanente Antifascista.

Intervento in piazzale Loreto 10 agosto 2020 di Roberto Cenati – Presidente ANPI Comitato Provinciale di Milano

La manifestazione antifascista

La manifestazione antifascista si svolgerà a partire dalle ore 21,00 in Piazzale Loreto presso il Monumento 15 Martiri:
Interventi di:
Massimo Castoldi, nipote di Salvatore Principato, martire di piazzale Loreto;
Giuseppe Oliva, CISL Milano Metropoli;
Frammenti musicali di Renato Franchi;
Coordina: Ivano Tajetti vicepresidente ANPI Comitato Provinciale di Milano.

Si raccomanda ai partecipanti il rispetto delle distanze e l’uso della mascherina.

COMUNICATO N. 3 del 8 novembre 2019

COMUNICATO N. 3 del 8 novembre 2019

IL NOSTALGICO PERCORSO STORICO DEL SINDACO GHILARDI
Dopo l’adesione al convegno di CasaPound a Monza, ora anche la rivalutazione dei fascisti di ieri?

In occasione della commemorazione dell’unificazione dei due comuni; Balsamo e Cinisello, alla quale ha dato il via da quest’anno, il sindaco afferma: “In questi 91 anni, il nostro comune ha visto onorare e continuare l’esempio di illustrissimi personaggi come Confalonieri e Macario (per Cinisello), Martinelli e Monti (per Balsamo). Figure storiche che hanno passato il testimone alla nuova generazione di cittadini di Cinisello Balsamo”.
Commemorare un personaggio prepotente e arrogante come il podestà fascista Alberto Innocente Monti, odiato dalla popolazione e inviso persino ai suoi stessi camerati è inaccettabile. Ed è oltremodo inaccettabile accostarlo ad altre figure storiche della nostra città, come Natale Confalonieri, persona retta, operosa e generosa che donò alla città il Palazzo comunale e che contribuì a far nascere la prima scuola elementare di Cinisello, e Carlo Martinelli, grande benefattore per i balsamesi.
Sarebbe bastato che il sindaco Ghilardi si fosse rivolto allo storico locale Ezio Meroni, il quale gli avrebbe raccontato chi era Monti. Citiamo infatti dal suo libro:
Antifascismo e Resistenza a Cinisello Balsamo.
Per riuscire ad avere un quadro esauriente della difficile condizione politico-amministrativa a Cinisello Balsamo, all’inizio del 1936 la Federazione milanese del PNF in collaborazione con la questura avvia un’approfondita indagine i cui risultati sono contenuti in un rapporto datato 25 marzo 1936, nel quale tra l’altro si afferma: ‘Si sono di recente verificati in Cinisello Balsamo alcuni incidenti che […] rivelano tuttavia una complessa situazione di disagio nella vita pubblica di quel comune […] Si muove infatti appunto al Segretario Politico […] di non aver saputo dare conveniente impulso all’opera di penetrazione per attirare i cittadini nelle organizzazioni del Partito, così che i cittadini stessi si mantengono piuttosto indifferenti verso il regime e partecipano in modo non del tutto soddisfacente a cerimonie e manifestazioni patriottiche. Essi, anziché affluire al Fascio – che conta 450 iscritti su 12.000 abitanti – sono invece in misura notevole iscritti alle Cooperative di Consumo, organismi non ben epurati e diretti dalle stesse persone, di non sicuro lealismo politico, che già ne furono a capo in epoca prefascista.”
Un bilancio indubbiamente deficitario per il fascismo locale a quattordici anni di distanza dalla marcia su Roma che non aveva saputo, o potuto sradicare dall’animo della popolazione quei valori di libertà, di democrazia e di solidarietà sui quali essa aveva fondato tutte le esperienze sociali e politiche precedenti e che continuava caparbiamente a difendere pur nei ristretti ambiti concessi dal regime. […] In particolare la relazione pone l’accento sul malumore che regna tra la popolazione per i presunti favoritismi compiuti dal podestà Alberto Monti – legato tra l’altro da vincoli di parentela con il segretario politico Casati – che pare non godesse della massima stima tra i cittadini, ma soprattutto essa individua come causa preminente degli incidenti i contrasti esistenti tra lo stesso podestà e il segretario comunale Augusto Pozzoli che erano degenerati in episodi deprecabili: tra i fascisti, il dipendente dell’amministrazione statale era schernito con il nomignolo di ‘Negus di Cinisello’e non erano mancate le provocazioni e le intimidazioni nei suoi confronti per indurlo a lasciare l’incarico e il paese. Davanti alla sua abitazione erano comparsi numerosi manifesti e scritte minacciose – ‘Morte al Negus’ e ‘Abbasso il Negus’– mentre alcune camicie nere, istruite dal Monti, si erano ripetutamente fermate sotto le sue finestre cantando un ritornello assai esplicito: ‘Negus e vedovello / se non vai via da Cinisello / proverai il manganello’ .
Ce n’è quanto basta per far scattare drastici provvedimenti a carico di quelli che sono ritenuti i due maggiori responsabili di questa situazione che, nel volgere di poche settimane, vengono destituiti.”
La città subì il fascismo, le sedi delle cooperative furono devastate, le persone picchiate, punite con l’olio di ricino, molti nostri concittadini furono deportati nei Lager e alcuni vi morirono. Alla caduta del fascismo, i cittadini di Cinisello Balsamo distrussero la lapide dell’unificazione e quella dell’assedio economico, cancellarono dai muri i motti del duce e cambiarono i nomi ad alcune strade, nomi che inneggiavano al fascismo, perché quella triste parentesi non voleva più essere ricordata. Il nostro Comune, dopo la Liberazione, non ha mai onorato personaggi legati o compromessi con la dittatura fascista. Basta con queste operazioni di revisionismo storico che, rivalutando i fascisti di ieri, puntano a legittimare i neofascisti di oggi: esse offendono la memoria e il sacrificio di tanti concittadini che non stettero a guardare ed ebbero il coraggio di opporsi alla dittatura. Sono costoro, e solo costoro, che lei dovrebbe continuamente ricordare, perché fu anche grazie al loro sacrificio che oggi abbiamo la Costituzione, la democrazia e libere elezioni.

COMUNICATO N° 2 del 10 Ottobre 2019

COMUNICATO N° 2 del 10 Ottobre 2019

Apprendiamo con sconcerto e indignazione che il sindaco Giacomo Ghilardi, nella sua veste istituzionale e quindi come rappresentante di questa città, parteciperà ad un incontro a Monza dal titolo “Oltre il confine. L’immigrazione senza veli e ipocrisie. Perché senza sovranità non può esserci sviluppo”, organizzato da CasaPound, movimento di estrema destra che si richiama apertamente all’ideologia fascista e i cui membri sono stati spesso protagonisti di episodi di intimidazione, violenza, razzismo.
Il nostro sindaco sembra ignorare la storia di Cinisello Balsamo, anche se le lapidi con i nomi dei partigiani e deportati uccisi, poste all’ingresso del palazzo comunale che orgogliosamente fa visitare alla cittadinanza e alle scolaresche, dovrebbero costantemente ricordargli il tributo di morte e sofferenza che questa città ha pagato a un’ideologia fondata sulla sopraffazione e la negazione della libertà e che ha prodotto come sbocco naturale la guerra e i suoi orrori.
l primo cittadino sembra anche ignorare la nostra Costituzione, che in ogni suo articolo è intrisa di antifascismo, se ritiene di poter aderire ad un’iniziativa indetta da un’organizzazione che al fascismo si ispira e che, con la pretesa di difendere gli interessi nazionali, sostiene interventi di esclusione e di negazione dei più elementari diritti. Quale rapporto può esserci con un tale movimento e quale reale dibattito si può sviluppare in un incontro in cui già il titolo preordina la tesi da sostenere?
Sindaco Ghilardi, a un tale incontro semplicemente non si partecipa, se si vuole celebrare il 25 aprile ed essere fedeli alla Costituzione.

IL COMITATO

10 agosto 2019

75°ANNIVERSARIO DELL’ECCIDIO DI PIAZZALE LORETO

300

15 VITE PER LA LIBERTÀ

Bravin Gian Antonio
Giulio Casiraghi
Renzo Del Riccio
Andrea Esposito
Domenico Fiorani

Fogagnolo Umberto
Galimberti Tullio
Gasparini Vittorio
Mastrodomenico Emidio
Poletti Angelo

Salvatore Principato
Andrea Ragni
Eraldo Soncini
Libero Temolo
Vitale Vertemati.

Il 10 agosto un plotone della legione Muti, per ordine della sicurezza nazista, fucilò 15 Partigiani in piazzale Loreto. Le loro colpe: non pensare fascista e difendere gli impianti industriali che i nazisti volevano trasferire in Germania, depredando così la struttura economica del nostro Paese. A questi 15 Partigiani, come a tutti i Partigiani, dobbiamo 75 anni di pace, democrazia e libertà.

Nel 75° anniversario, il Comitato Permanente Antifascista invita i cittadini milanesi a partecipare al ricordo, testimoniando così la propria fede negli ideali per i quali diedero la vita i 15 Martiri.

300

PROGRAMMA
sabato 10 agosto 2019
Ore 9:30 – CERIMONIA UFFICIALE PIAZZALE LORETO

DEPOSIZIONE DI CORONE ALLA STELE CHE RICORDA I 15 MARTIRI

99

Le associazioni della Resistenza, i familiari dei caduti, gli Enti, le forze democratiche ed antifasciste milanesi renderanno omaggio alla memoria dei Combattenti per la Libertà e nel contempo ribadiranno la permanente mobilitazione a tutela dei capisaldi sanciti nella Costituzione Repubblicana, nata dalla Resistenza.

Interventi di rappresentanti delle Istituzioni e di Sergio Temolo, figlio di Libero, martire di piazzale Loreto. Introduce e coordina: Roberto Cenati, Presidente Comitato Permanente Antifascista contro il terrorismo per la difesa dell’ordine repubblicano.

Intervento di Roberto Cenati, Presidente ANPI Comitato Provinciale di Milano

Piero Calamandrei nel suo bellissimo discorso del 28 febbraio 1954 al Teatro Lirico di Milano alla presenza di Ferruccio Parri, ricordava che “in tutte le celebrazioni torna una verità elementare che nelle lettere dei Condannati a morte della Resistenza italiana è espressa come una naturale e semplice certezza: che i morti non hanno considerato la loro fine come una conclusione, e come un punto di arrivo, ma piuttosto come un punto di partenza che doveva segnare ai superstiti il cammino verso l’avvenire. E’ la nostra vita che può dare un significato e una ragione rasserenatrice e consolante alla loro morte; e dipende da noi farli vivere o farli morire per sempre.”

I Quindici di piazzale Loreto hanno lottato per la libertà di tutti noi e per una società fondata sui principi della pace, della giustizia, della solidarietà. Il nostro Paese sta vivendo una fase difficilissima, ed è attraversato da pericolosissime pulsioni razziste, xenofobe, antisemite e da un crescente clima di intolleranza, alimentato dall’irresponsabilità di chi, ai più alti livelli istituzionali, soffia sul fuoco di orrendi pregiudizi. Sta a tutti noi contrastare questa sempre più inquietante deriva, con la mobilitazione la più ampia possibile, con una grande ed estesa iniziativa di carattere culturale e con il richiamo costante alla Costituzione repubblicana, l’eredità più preziosa che i 15 Martiri di piazzale Loreto ci hanno consegnato.


sabato 10 agosto 2019

99

Ore 21:00 – MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA PIAZZALE LORETO

Interventi di: Roberto Cenati, Presidente del Comitato Permanente Antifascista – Sergio Fogagnolo, figlio di Umberto martire di piazzale Loreto e presidente dell’Associazione «Le radici della pace. I quindici», che riunisce i familiari dei Martiri di piazzale Loreto – Vincenzo Greco, della segreteria della Camera del Lavoro di Milano.
Coordina: Ivano Tajetti, Vicepresidente ANPI Comitato Provinciale di Milano.
Frammenti musicali di Renato Franchi.

CONTRO IL FASCISMO OLTRE OGNI FRONTIERA. Il contributo italiano alla lotta contro il nazifascismo in Europa

ANPI, AICVAS, ANED, FIAP, Istituto Nazionale Ferruccio Parri e ANPPIA promuovono un ciclo di iniziative che avranno luogo nei giorni di novembre presso la Casa della Memoria – via Federico Confalonieri 14 – 20124 Milano – (quartiere Isola).

L’evento si articola in tre incontri con presentazione di libri, proiezione di filmati e slides, musica.

Programma:

Lunedì 19 novembre 2018

ore 18: La guerra civile in Spagna e il ruolo dei combattenti di Spagna nella Resistenza europea

Proiezione del web documentario “La lunga Resistenza 1936-1945. Gli antifascisti italiani dalla guerra di Spagna alla Resistenza”, di Italo Poma e Luciano D’Onofrio (trailer – durata 20 minuti).

Concerto del gruppo “La Desbandà” con canti della guerra di Spagna.

Coordina Italo Poma Presidente AICVAS. 

Martedì 20 novembre 2018

ore 16: La lotta al nazifascismo in Francia
Proiezione del film di Robert Guédiguian,
“L’armée du crime“, che narra la vicenda del gruppo Missak Manouchian, di cui faceva parte Spartaco Fontanot. Il film, inedito in Italia, è in lingua originale francese, sottotitolato in italiano.

Proiezione di slide: documenti storici.

ore 18: Presentazione del libro di Nerina Fontanot, Anna Digiannatonio, Marco Puppini, “Contro il nazifascismo oltre ogni frontiera. Il contributo e ruolo degli italiani in Europa contro il nazifascismo”, sul contributo di lotta della famiglia Fontanot.

Parteciperanno alla presentazione i coautori: Anna Digiannatonio, Marco Puppini.
Durante la presentazione saranno proiettate diapositive illustranti i contenuti salienti del libro.
Coordina
Marco Cavallarin di ANPI Libri.

Mercoledì 21 novembre 2018

ore 18: La lotta al nazifascismo in Belgio

Incontro con Anne Morelli e presentazione della ristampa del suo libro “La partecipazione degli immigrati italiani nella resistenza belga”, prefazione di Sandro Pertini.

Durante la presentazione saranno proiettate diapositive illustranti i contenuti salienti del libro.

Coordina Roberto Cenati Presidente ANPI Comitato Provinciale di Milano.

 

 

MAI PIÙ FASCISMI – MAI PIÙ RAZZISMI

MAI PIÙ FASCISMI – MAI PIÙ RAZZISMI

“IL 24 FEBBRAIO DIAMO VOCE ALL’ITALIA DEL VOLONTARIATO, DELL’ASSOCIAZIONISMO, DELLA CONVIVENZA, DELLA SOLIDARIETÀ, DELLE LOTTE DEMOCRATICHE”

Manifestazione nazionale – Roma, 24 febbraio 2018

Diamo vita insieme a Roma, capitale della Repubblica nata dall’antifascismo e dalla Resistenza, ad una manifestazione che dev’essere davvero grande, popolare, pacifica, partecipata, patrimonio di quanti hanno a cuore l’inalienabile valore della libertà. Lo chiediamo a tutte le persone, ai lavoratori e alle lavoratrici, ai giovani, alle ragazze, agli anziani, alle famiglie, alle comunità, indipendentemente dalle opinioni politiche, dal credo religioso e dai luoghi di provenienza.

L’Italia democratica, solidale, responsabile, civile deve alzare la testa e, unita, contrastare con gli strumenti della democrazia, del dialogo, della cultura e della partecipazione ogni deriva razzista, oscurantista, autoritaria ed ogni irresponsabile demagogia che fomenta paure, rancori, xenofobie. L’emigrazione è un irreversibile fenomeno di cui bisogna analizzare cause e responsabilità; coinvolge l’intera Europa e non si risolve con muri e barriere. La gestione delle politiche migratorie dev’essere una gestione sana e propositiva, che crei davvero le condizioni per una piena integrazione sociale nel rispetto del dettato costituzionale.

Il tragico tiro al bersaglio di Macerata contro inermi migranti conferma che il tema del razzismo e del fascismo è drammaticamente all’ordine del giorno; chi minimizza o addirittura sostiene i comportamenti criminali come la tentata strage è allo stesso modo corresponsabile della diffusione di pulsioni razziste e fasciste oggi presenti in segmenti per fortuna minoritari della popolazione. Ma esiste un’altra Italia, quella del volontariato, dell’associazionismo, della convivenza, della solidarietà, delle lotte democratiche; a questa Italia noi vogliamo dare voce.

L’ininterrotta sequenza di intimidazioni e atti di violenza fascista e razzista di questi mesi, come la provocazione di Como, ha messo in pericolo la sicurezza di tutte e di tutti, che dev’essere garantita dallo Stato democratico attraverso la partecipazione popolare, la promozione dell’eguaglianza sociale, l’integrazione, la conoscenza, la formazione civile e la coesione sociale, l’attività delle forze dell’ordine.

Con la manifestazione nazionale e unitaria del 24 febbraio, dopo le iniziative dei mesi scorsi a cominciare dal 28 ottobre 2017 e dopo le manifestazioni a Macerata e in molte altre città d’Italia, si deve rafforzare un paziente lavoro di valorizzazione della dignità della persona, dell’apprendimento culturale fin dall’età scolare, del recupero e della trasmissione della memoria, per riaffermare il valore della Costituzione e della sua piena attuazione. Fascismi e razzismi hanno provocato nel 900 le più sconvolgenti tragedie della nostra storia. Mai più!

Per unire: solidarietà e libertà siano il perno della democrazia di oggi e di domani.

Sabato 24 febbraio 2018: concentramento alle ore 13.30 in Piazza della Repubblica, avvio del corteo e arrivo in Piazza del Popolo dove avrà luogo dalle ore 15.00 la manifestazione.

LE ORGANIZZAZIONI PROMOTRICI DELL’APPELLO “MAI PIÙ FASCISMI”

Vai al Il programma della manifestazione nazionale del 24 febbraio a Roma