I terroristi che fanno attentati in Europa, secondo alcuni, hanno una conoscenza superficiale del Corano e delle tradizioni islamiche. Gli attentatori coinvolti nei recenti attacchi a Parigi sono militanti francesi e belgi, dei quali alcuni di ritorno dalla Siria e dall’Iraq. Una massa di quasi duemila combattenti addestrati e temprati ad ogni ferocia. Non è l’Islam, secondo alcuni la ragione profonda che convince i ragazzi francesi o belgi a impugnare le armi per condurre la guerra santa. Loro avevano già deciso di contrapporsi al sistema dominante, alla società contemporanea. Il loro rifiuto dei valori, il nichilismo nasce al di là di qualsiasi motivazione religiosa, anzi, proprio in contrapposizione con l’Islam tradizionale delle generazioni che li hanno preceduti. Il sogno della rivoluzione proletaria è finito, l’unica causa radicale sul mercato delle idee, o almeno la più potente e seducente è lo jihadismo. In una formula, quello a cui stiamo assistendo non è soltanto la radicalizzazione dell’Islam, ma l’islamizzazione del radicalismo.