L’epicentro dello scontro è il Golfo. Persico per l’Iran, Arabico per l’Arabia Saudita. Teheran e Riyad, i grandi duellanti al centro della scacchiera. La centralità del Golfo deriva dal suo tesoro energetico e finanziario. Il baricentro geoenergetico del pianeta starà pure slittando verso le Americhe, l’Africa e l’Asia, ma i paesi del Golfo detengono ancora il 48% delle riserve globali di petrolio e il 43% di quelle di gas.
Nella lettura corrente la rivalità irano-saudita configura due schieramenti regionali. Alla sfera di Teheran sono attribuiti i regimi iracheno e siriano, lo hezbollah libanese, Hamas in campo palestinese. Nel campo saudita troviamo Kuwait e Bahrein, insieme agli Emirati Arabi e l’Omam. Con il Qatar formano il Consiglio per la Cooperazione del Golfo. Ad essi si aggiunge il nuovo Egitto del generale Al Sisi.