39 Impegni e compiti dell’ANPI

Ci attendono compiti e scadenze importanti. La manifestazione nazionale del 25 aprile a Milano che dovrà come sempre rappresentare un grande momento  di mobilitazione unitaria, incentrata sui temi dell’antifascismo, della democrazia e della solidarietà. Quest’anno ricorre l’ottantesimo anniversario dei bombardamenti dell’Italia fascista sulla popolazione civile catalana e della guerra civile spagnola, avvenimenti sui quali verrano organizzate importanti iniziative all’interno della Casa della Memoria.
Il 27 luglio del prossimo anno ricorrerà il decimo anniversario della scomparsa di Giovanni Pesce, Medaglia d’Oro al Valor Militare e combattente valoroso nella  guerra civile contro Franco. Sarebbe importante, come da tempo abbiamo chiesto, che Milano, capitale della Resistenza,  dedicasse una via o un giardino a Giovanni Pesce, del quale tutti noi conserviamo un affettuoso e commosso ricordo. Così come sarebbe importante il restauro, da noi più volte richiesto, del Monumento dedicato ai Quindici Martiri di piazzale Loreto
Un’altro appuntamento di grande rilievo ci attende.
Settanta anni fa, il 2 Giugno 1946, gli Italiani scelsero la Repubblica, frutto della lotta antifascista e della guerra di Liberazione. Il voto repubblicano del 2 giugno 1946 aveva dato la vittoria alla parte più avanzata dell’Italia, a quella parte che aveva assimilato lo spirito della Resistenza e che voleva una Repubblica di progresso, democratica, dove ai lavoratori per primi fosse riconosciuto il ruolo di protagonisti della nuova società, che si erano conquistati, partecipando ai grandi scioperi del marzo 1943 e del marzo 1944, per la pace, contro il nazifascismo. Lo stesso giorno in cui il voto popolare decretava la fine della monarchia fu eletta l’Assemblea Costituente, dagli uomini e dalle donne che si erano conquistate il diritto di voto con la loro partecipazione alla Resistenza.
Ci attende una stagione intensa, nella quale saremo impegnati a tenere viva la memoria, in una società liquida che sembra vivere solo nel presente, rilanciando i valori della pace, della solidarietà, della politica intesa come impegno disinteressato al bene comune. E’ indispensabile, inoltre, intensificare il nostro intervento soprattutto nelle scuole, con le giovani generazioni, sui temi dell’antifascismo, della Resistenza e di una adeguata conoscenza delle tragedie provocate dall’avvento del nazifascismo in Europa. Altro compito di grande rilievo è costituito dalle iniziative di carattere culturale che la nostra Associazione ha svolto con successo nella ricorrenza del settantesimo Anniversario della Liberazione, alle quali bisogna dare spessore e continuità. Nell’intervento conclusivo al Consiglio regionale dell’Aned del 1988, Gianfranco Maris, si soffermava su questo aspetto : La società italiana sta correndo gravissimi pericoli, cioè quelli di subire una strategia strisciante rivolta a svuotare completamente di contenuti quella che fu la cultura antifascista, che è quello poi che in questi anni ha consentito di ampliare gli spazi della democrazia nel nostro Paese. Questo è il più grave pericolo, perchè siamo convinti che se per il domani consentiamo che venga costruita una cultura inerte, una cultura neutra, senza più quei valori che furono il concreto obiettivo della Resistenza europea e della Resistenza italiana, noi consentiamo che siano poste le condizioni per un futuro gravido di pericoli.”